Considerazioni sul “fascismo”

E’ un po’ di tempo che non scrivo sul blog, ma gli eventi di questi ultimi giorni mi impongono di ritornare a dire qualcosa riguardo al cosiddetto “fascismo” che starebbe risorgendo in Italia ed in cui molti vedono o fanno finta di vedere un pericolo per la democrazia.

Ora, posto che è indiscutibile la condanna unanime dei fatti di sabato, dell’assalto alla sede della CIGL e delle altre violenze, io mi pongo diverse domande non su quella fattispecie ma sul problema generale. Si può parlare di fascismo oggi nel 2021? E’ logico pensare che un ventennio sia così importante da dover essere rimesso in campo dopo 80 anni o quasi dalla fine di quel regime? E chi sarebbero i “fascisti” oggi, quali caratteristiche dovrebbero avere?

Sono dei nostalgici del ventennio? Ma nessuno di loro ha vissuto quell’esperienza, perché è nato dopo. Quindi come si può credere che “Forza Nuova” di oggi sia uguale al fascismo di Mussolini e degli altri capi di quel periodo? Non mi pare che i due fenomeni si assomiglino in alcun modo, anche perché con 80 anni di distanza non sarebbe possibile un’identità del genere. Al massimo può esserci una somiglianza esteriore espressa attraverso immagini del Duce, slogan e saluto romano; ma questa è forma, non sostanza. E’ passato troppo tempo perché il fenomeno si possa ripetere, anche perché Forza Nuova e le altre organizzazioni del genere non arrivano alle elezioni nemmeno all’1%. Quindi che paura si può avere di questi “fascisti”? A me la definizione pare impropria, perché le differenze sono più delle analogie. Al massimo si può definirli “estremisti di destra”, ma non “fascisti”.

Altra considerazione. Questi gruppi fanno violenza: tirano oggetti alla polizia, fomentano la guerriglia urbana, assaltano sedi di sindacati e partiti. Ma questa, purtroppo, non è una prerogativa dei cosiddetti “fascisti”: anche gli estremisti di sinistra hanno fatto cose analoghe e ben peggiori, visto che il terrorismo assassino degli anni ’70 è stato in preponderanza di matrice marxista. C’è da chiedersi quindi perché le autorità chiedano a gran voce lo scioglimento di “Forza Nuova” e non lo chiedano dei gruppi estremisti dei centri sociali, dei terroristi No-Tav, degli anarco-insurrezionalisti.

Cosa c’è allora allora dietro questo antifascismo da strapazzo che rievoca un nemico finito quasi 80 anni fa, visto che quelli di oggi sono un fenomeno del tutto diverso? C’è la volontà precisa della sinistra di usare questo mezzuccio per infangare e danneggiare i partiti di centro destra come la Lega e Fratelli d’Italia, che fanno loro paura perché maggioritari nel Paese; il loro sciacallaggio è evidente in inchieste come quelle di “Fanpage” e nelle trasmissioni televisive faziose come quelle di Formigli, della Gruber ed altre della 7 ma anche della Rai. Oggi, tanto per fare un esempio, il TG1 ha insistito per molto tempo sui “fascisti” di sabato scorso e non ha detto nulla dei disordini di Milano provocati dagli anarchici e dagli estremisti di sinistra. Questo è fare giornalismo e informare i cittadini? La volontà precisa, e neanche tanto nascosta, della sinistra è quella di accreditare a tutti i costi la volgare insinuazione di una connivenza tra i partiti di centro-destra e i cosiddetti “fascisti”. A questo proposito due considerazioni: 1) la destra italiana per mano dell’allora leader Gianfranco Fini ha sconfessato il fascismo fin dalla svolta di Fiuggi nel 1995; 2) stiamo ancora aspettando che i partiti di sinistra facciano lo stesso con gli orrori del comunismo, che nel mondo ha provocato molti milioni di vittime in più del fascismo e nazismo messi insieme. Mi fa sorridere il loro argomento, quando dicono che una dittatura comunista in Italia non c’è stata; non è questa una buona ragione per non prendere definitivamente le distanze dal comunismo e dal marxismo, visto che le connivenze e le alleanze ci sono state eccome tra il PCI e il PCUS. Sappiamo tutti che i comunisti italiani ricevevano finanziamenti illeciti dall’Unione Sovietica, ma nessuno li ha mai condannati per questo.

Che conclusione ricavo da tutto ciò? Che l’Italia non è una democrazia, perché un paese dove l’estremismo viene perseguito da una parte sola e dove l’informazione è vergognosamente di parte, dove si utilizzano le “fake news” per danneggiare gli avversari e si ricorre alla magistratura corrotta per eliminare coloro che non si riesce a vincere alle elezioni, non può essere definita una una democrazia. Si chiede lo scioglimento di Forza Nuova? Bene, io non ho nulla in contrario, ma come cittadino moderato di centro-destra ho il diritto di chiedere che tale provvedimento sia adottato anche nei confronti delle organizzazioni di estrema sinistra, che invece sono state sempre tollerate anche quando sparavano agli agenti di polizia e proclamavano l’attacco al cuore dello Stato e l’instaurazione della “dittatura proletaria”. Per molti motivi, che ho detto anche in altri post nei mesi scorsi, io sono convinto che la parola “democrazia” sia in Italia un involucro vuoto e che in realtà domini un pensiero unico che costringe al silenzio tutti i dissidenti: non ci mandano nei gulag come facevano i loro beniamini ma ci isolano dal contesto sociale, ci bollano con epiteti infamanti tra cui “fascista” è quello più diffuso. Se i cittadini non si renderanno conto di questo colossale inganno, di quest’azione criminale, non potremo mai liberarci da questa dittatura strisciante.

5 commenti

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5 risposte a “Considerazioni sul “fascismo”

  1. Emma

    Caro professore, i nostalgici di Mussolini sono certamente una minoranza nel Paese. Proprio per questo, non dovrebbe essere difficile evitare di candidarli per incarichi elettivi. I partiti non sono certo responsabili delle idee politiche dei propri sostenitori ma hanno il dovere di esaminare il profilo dei loro candidati. Come é possibile, mi chiedo, che vengano candidate ed elette persone che fanno il saluto romano in pubblico, che inneggiano a Mussolini o Hitler su Facebook? Come é possibile che chi li candida non se ne accorga o non si renda conto dell’inopportunitá di una scelta del genere? Io proprio non me lo spiego.

    • Signora Emma, forse lei non ha letto bene il mio articolo. Io sono convinto che il fascismo non esista più da decenni e che sia tenuto in vita appositamente dalla sinistra per avere un “nemico” contro cui scagliarsi, per mancanza di argomenti e per coprire le proprie malefatte. I partiti di destra hanno sconfessato il fascismo fin dal 1995, cosa che la sinistra non ha fatto nei confronti del comunismo. Che poi esista qualche idiota che inneggia a Mussolini o Hitler è vero, ma non vedo che pericolo rappresentino questi individui che non arrivano alle elezioni nemmeno allo 0,5% dei voti. E poi mi dica sinceramente: chi si indigna perché esiste chi inneggia a Mussolini, perché non s’indigna per le tante persone che ancora si dicono comunisti e inneggiano ad autentici assassini come il Che Guevara, Mao, Stalin e Fidel Castro?

  2. Sulla base di quali fatti afferma che la magistratura è corrotta?

    • Non ho mai detto che tutta la Magistratura è corrotta. Ci sono alcuni giudici di parte, non corrotti dal denaro ma dalle loro idee politiche, che hanno istituito processi e comminato condanne su basi ideologiche. Questo lo sanno tutti.

      • Se si riferisce a quelli che hanno condannato Berlusconi, questo soggetto le condanne se le è ampiamente andate a cercare. E lo dice uno di destra che più di destra non si può: infatti appartengo a Giorgia Meloni. Grazie per la risposta! 🙂

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