Questa sinistra…

Chiunque abbia un po’ di buon senso e di equilibrio mentale, nell’osservare il dibattito politico del nostro Paese, non può non constatare come sia vero che in Italia abbiamo l’opposizione più faziosa e inconcludente che si possa immaginare. Quella del PD, dei Cinque Stelle e della sinistra estrema (quella per intenderci, che fa eleggere una squadrista pregiudicata al Parlamento Europeo) non è una opposizione quale dovrebbe essere quella di un qualsiasi paese democratico. Nelle nazioni che possono fregiarsi di questo nome l’opposizione ha il compito di criticare l’operato del governo, ma anche quello di indicare valide soluzioni alternative, e soprattutto quello di collaborare con l’esecutivo per migliorare la vita dei cittadini. Invece cosa fa la sinistra italiana, che ha governato per anni senza il beneplacito del consenso popolare e non è stata capace di produrre alcunché di utile? Mette sempre e comunque i bastoni tra le ruote con inutili barricate, provocazioni e insulti a qualunque cosa dica o faccia il governo Meloni, per puro fanatismo ideologico e utilizzando persino la falsità e la menzogna nel contestare dati e cifre che, proprio per il loro carattere oggettivo, non possono essere smentite. Che l’occupazione in Italia sia aumentata nell’ultimo anno e mezzo è un fatto, non un’opinione; che il cuneo fiscale sia stato ridotto per aumentare gli stipendi dei lavoratori, è un fatto, e altre cose si potrebbero aggiungere. Ma per costoro, per il loro pervicace catastrofismo, va tutto male, siamo tutti alla fame, il governo Meloni provocherà l’invasione delle cavallette ecc. ecc. e soprattutto tornerà in fascismo. Già me le vedo le camicie nere per le strade, con il fez e l’olio di ricino. Roba da far ridere i polli, ed è ben strano che persone che hanno studiato, che siedono in Parlamento, non si accorgano di quanto sono ridicole.

Questo atteggiamento è stupido, oltre che inconcludente, come anche le ultime elezioni hanno dimostrato premiando il partito di maggioranza relativa. Continuare a demonizzare e insultare l’avversario, come fa la nostra sinistra, finisce per aiutarlo, è un vero boomerang che colpisce in testa chi mette in atto simili comportamenti. Dovrebbero averlo capito già da Berlusconi, che hanno insultato e perseguitato in tutti i modi legali e illegali, finendo per fargli vincere ancora le elezioni; e così sarà per Giorgia Meloni, che più sarà insultata e più avrà il consenso popolare. Con un’opposizione di infimo livello come abbiamo, c’è da star certi che il centro destra governerà ancora per decenni.

Quello che salta agli occhi è l’inconsistenza, l’incompetenza di chi critica gli altri senza aver prima dimostrato le proprie capacità. La Schlein (che non si sa come abbia fatto ad arrivare alla guida di un partito, e non dico altro) che esperienza ha, cosa ha fatto di buono quando era assessore all’ambiente in Emilia-Romagna? Molto poco, viste le alluvioni che poco dopo si sono abbattute su quella regione. E i Cinque Stelle, peggio ancora: quando sono stati al governo hanno varato i provvedimenti più assurdi e insensati che mai si siano visti nella nostra storia, come il reddito di cittadinanza che privilegiava i fannulloni e il lavoro nero o il Superbonus del 110 per cento che ha letteralmente prosciugato le casse dello Stato. Forse il signor Conte ha letto “Pinocchio” e ha pensato di imitarlo nel dire menzogne agli italiani, oltre a far credere ai cittadini di vivere nel Paese di Balocchi dove lo Stato può dare tutto a tutti senza lavorare. Un partito del genere dovrebbe sparire dopo le prove di assoluta incompetenza che ha fornito; e voglio tacere della gestione della pandemia del governo Conte 2, perché se dico quel che penso vengo querelato.

In sostanza i signori dell’opposizione, che usano con disprezzo l’espressione “questa destra” storcendo il naso, dovrebbero dar prova di competenza e di equità, non criticare per puro partito preso, in modo strumentale e bassamente ideologico, e soprattutto non richiedere al governo attuale di fare in pochi mesi quello che loro non sono stati capaci di fare in tanti anni. E perciò anch’io, nel considerare la loro faziosità e incapacità di svolgere il loro ruolo di opposizione come dovrebbe avvenire in ogni paese democratico, ribatto al loro disprezzo esprimendo il mio con le parole “questa sinistra.”

6 commenti

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6 risposte a “Questa sinistra…

  1. Anonimo

    Egregio Professore,

    mi onoro di seguire silenziosamente da tempo e con vivo interesse il Suo salotto virtuale dove Lei (con la cortesia di un ospite antico, mi sembra di essere tornato alle belle letture liceali di ormai due decenni addietro) lascia con intelligenza e generosità la porta aperta per coloro che desiderano conoscere il Suo parere o semplicemente fare visita ai propri pensieri, quasi come le capriole di fumo di celebre memoria.

    Più di una volta mi sono ritrovato nei Suoi pensieri e (per quanto sia stato comunque molto fortunato nell’incontro di docenti di notevole spessore umano in quell’età che è fondamentale per la formazione di ogni uomo e naturalmente non parlo solo didatticamente ma precipuamente umanamente) ho considerato che mi avrebbe fatto molto bene poter godere degli insegnamenti di un docente come Lei, voce autorevole senza il preconcetto ormai (e da sempre) trito e completamente falso per il quale l’unico appannaggio della cultura sia l’ideologia sinistra, come se tutti coloro che la pensano diversamente siano nel migliore dei casi dei buzzurri, nel peggiore dei criminali.

    Mi rivolgo a Lei, stimato Professore per unire in Lei il pensatore e il linguista: ho avuto modo di notare svariate volte che l’attuale opposizione utilizza il plurale “le destre” anziché il singolare “la destra” per riferirsi alla maggioranza, evidentemente con intento denigratorio. Risulta evidente che naturalmente sia nella destra quanto nella sinistra coabitino diversi partiti e diverse correnti ma questo plurale mi sembra volutamente fazioso e polemico. Quel che mi domando (dal basso della mia assai scarsa conoscenza in semantica) è in che modo a Suo avviso un plurale possa essere utilizzato per esprimere disprezzo: per i ricordi che ho non trovo né in latino né in greco esempi in tal senso. E personalmente (dal momento che il disprezzo avvelena soprattutto colui che lo prova) non solo non disprezzo “la sinistra” attuale ma anzimente (come direbbe il sempreverde La Qualunque) le auguro la vita più lunga perché come Lei ci ha ricordato con questa sinistra la destra (o le destre) governerà per decenni che mi piacerebbe molto poter vivere.

    Grazie della Sua pazienza, Professore: La saluto e La ringrazio per i Suoi insegnamenti.

    Fac ut valeas

    Francesco

    • Caro Francesco, intanto la ringrazio per il suo commento, che mi arriva assieme ad altri non pubblicabili per la maleducazione e la nullità mentale di chi li ha scritti. In verità neanche io conservo ricordi di espressioni in latino o in greco dove il plurale sia usato in senso dispregiativo; dobbiamo quindi pensare che sia una trovata della sinistra moderna, una delle tante “perle” del loro forbito eloquio da detentori esclusivi della cultura. A me personalmente dà più fastidio l’espressione “questa destra”, che usano tutti all’opposizione, perché vi si scorge un disprezzo ed un odio ideologico che in un Paese democratico non dovrebbero mai esistere.

      • Anonimo

        “[…] un disprezzo ed un odio ideologico che in un Paese democratico non dovrebbero mai esistere.” eppure Lei scrive cose non veritiere e non pertinenti alla realtà pur di screditare la sinistra (di cui non ne faccio parte, essendo un avido sostenitore del mancato Terzo Polo/centro/Stati Uniti D’Europa. Questo per chiarire che non sono dal suo lato politico opposto).
        Le direi di riflettere sulla cosa, ma non lo farà perché troppo accecato da odio e disprezzo verso cose di cui oggettivamente conosce davvero poco.
        Saluti

      • Lei dice di non essere di sinistra, eppure cade nello stesso atteggiamento tipico dei radical-chic, quando mostra di sentirsi superiore e dice a me che “conosco davvero poco” le cose di cui parlo. MI viene in mente il “s’informi”, “studi” che i soloni della sinistra dicono a chi non la pensa come loro. Il suo commento non meriterebbe di essere pubblicato, ma lo faccio per chiederle di argomentare, non di fare semplici affermazioni istintive e non documentate. Perché dice che io scrivo cose non veritiere? Cosa avrei detto di falso, e quale sarebbe la verità? Se io conosco poco le cose di cui parlo, mi dimostri lei di conoscerle meglio di me e mi illumini. E magari dica il suo nome, perché l’anonimato non è segno di coraggio né di lealtà.

  2. Aldo Scimone

    In pieno accordo su tutto caro Prof. Rossi. Questa sinistra realmente inconcludente con la Schlein che quando cerca di argomentare sa solo lei quello che è il suo pensiero, per tacere dei 5 Stelle che si sono incollati alle poltrone tenacemente alleandosi con il PD (quello ch’era il primo nemico) quando hanno capito che, senza l’incarico parlamentare, sarebbero tornati a non fare proprio nulla. Ma quello che più colpisce di questa opposizione, a parte l’odio viscerale contro la Meloni, è il non proporre alcuna alternativa ai provvedimenti criticati, né alcuna volontà di collaborare, al di là delle ideologie, per migliorare realmente la condizione di tanti italiani. Non fanno altro che sventolare il reddito di cittadinanza che addirittura vorrebbero proporre a livello europeo e che sbandierano ad ogni nuova elezione, perché non hanno altro da proporre. Non mi sono meravigliato che nella mia regione e in particolare nella mia città, Palermo, nelle ultime elezioni, i 5 Stelle abbiano catturato un bel po’ di consensi perché il loro reddito di cittadinanza era il paradiso dei tanti fannulloni, scansafatiche, mafiosi che costituiscono quel popolaccio che è perenne vergogna della Sicilia.

    Aldo Scimone

    • Non sia troppo severo con il popolo della sua Sicilia, che è una terra stupenda e dove ho sempre incontrato persone oneste e gentili. Sul resto del suo commento sono pienamente d’accordo con lei: la sinistra non ha proposte valide, non ha argomenti, ha fatto grossi disastri quando è stata al governo e ora si trascina dietro la demagogia dei 5 stelle, che ancora insistono con il loro cavallo di battaglia, il reddito di cittadinanza, sapendo che solo così possono elemosinare un po’ di voti. Un panorama desolante, un’opposizione indegna di un Paese civile: accusa il governo di provocare una deriva autoritaria quando, se un appunto si può fare alla Meloni, è proprio il contrario, quello cioè di essere troppo tollerante e di essersi adeguata all’europeismo e all’americanismo fanatico dei precedenti esecutivi.

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