Telemeloni? Ma dove? Ma quando?

Gli “intellettuali” di sinistra che pontificano sui vari canali TV, spalleggiati da un sindacato di giornalisti Rai anch’esso di sinistra, hanno messo in giro da qualche settimana la favola secondo cui l’informazione televisiva sarebbe pilotata dal governo a suo favore; e partendo da questa menzogna, il passo è breve per arrivare alle solite accuse di “censura”, di “regime”, di fascismo insomma, tanto per restare in tema. L’occasione per lanciare queste accuse è stato il famoso monologo dello “scrittore” Scurati, che doveva essere trasmesso durante la trasmissione della compagna Bortone e invece non è andato in onda. Da quel momento tutti a gridare al “fascismo”, senza tener conto che è stata la stessa Giorgia Meloni a rendere noto il contenuto di quel monologo; quindi che censura ci può essere? La verità è che questo presunto “scrittore” ovviamente di sinistra (perché se non sei di sinistra in Italia non pubblichi nulla) pretendeva una cifra esorbitante per un minuto di monologo, e i dirigenti Rai si sono giustamente rifiutati di accondiscendere alle pretese di un altro comunista con il Rolex. Altro che il proletariato del povero Marx! Chi se lo ricorda più nella sinistra attuale? Ma io aggiungo un’altra cosa: che se anche quel monologo fosse stato censurato sarebbe stata una cosa più che giusta, dato che con la scusa di celebrare il 25 aprile in realtà l’autore scagliava una serie di insulti ad una presidente del Consiglio che, a differenza dei passati esecutivi di Giuseppi e di altri, è stata regolarmente eletta dal popolo.

Analizzando poi quella che è l’informazione TV nel nostro paese, vorrei sapere dove la sinistra vede tentativi di monopolizzazione o di censura da parte del governo. I telegiornali Rai concedono lo stesso spazio alla maggioranza e all’opposizione, e tutti i giorni vediamo i soliti Schlein, Conte e compagnia bella sparare le solite banalità. Non solo, ma ci sono emittenti TV ancora nettamente in mano alla sinistra, una delle quali è Rai 3 (basta guardare la trasmissione che va in onda dalla mezzanotte all’una per rendersene conto), per non parlare della 7, un’autentica macchina da guerra contro il governo; qui non si rispetta neanche da lontano la “par condicio” perché ci sono trasmissioni come “di Martedì” o “Piazza pulita” che dall’inizio alla fine sono un attacco continuo alla Meloni, a Salvini e a tutto il governo, con poco e talvolta nessun contraddittorio. La Mediaset poi, indicata da molti come tendente a destra, in realtà non lo è affatto, sia perché ci sono giornalisti come la Berlinguer che sono di tendenza opposta sia perché a Rete4 e Canale5 parlano tutti, rappresentanti del governo e dell’opposizione.

Censura? Regime? A me sembra che se un appunto si può fare a questo governo è di segno opposto, quello cioè di essere troppo morbido e lassista, mentre in molti casi si dovrebbe intervenire anche con provvedimenti punitivi. Non si può assistere allo spettacolo del vilipendio della presidente del Consiglio e dei suoi ministri nelle varie TV senza adeguate contromisure, perché costoro rappresentano le istituzioni delo Stato, allo stesso modo del Presidente della Repubblica; non è da paesi civili permettere che dei facinorosi dei centri sociali impediscano ad un ministro di parlare; non è sopportabile vedere gli agenti di polizia insultati e picchiati senza che possano reagire contro i delinquenti che si approfittano di questo lassismo per continuare i loro crimini. Durante una manifestazione è stata filmata una ragazza che davanti ad un cordone di poliziotti li stava insultando con parolacce di ogni genere che qui non voglio riferire. Perché non è stata arrestata per oltraggio a pubblico ufficiale? Se la polizia mi ferma quando sono in macchina e io reagisco come quella ragazza, vado in galera di sicuro, mentre i dimostranti possono dire e fare spudoratamente quel che vogliono. A me questa non sembra giustizia, è caos, è anarchia, altro che regime! Se c’è stato qualcuno che in Italia ha fatto atti di dittatura sono stati i governi sostenuti dalla sinistra come il famigerato Conte 2, che ci ha chiuso agli arresti domiciliari per mesi senza risolvere il problema del covid, in un triste periodo dove Speranza invocava le spiate tipiche della Germania Est e dell’Unione Sovietica per scoprire chi non rispettava le “regole” imposte da Lor Signori, dove la polizia inseguiva un poveraccio che faceva una passeggiata da solo sulla spiaggia, dove coloro che rifiutavano il vaccino erano trattati da criminali e privati del lavoro. E poi sarebbe dittatura quella dell’attuale governo? A me pare che il mondo proceda al contrario, come ha giustamente scritto il generale Vannacci; ma di certo lui non ha detto tutto nel suo libro, ci sarebbero ancora molte cose da aggiungere.

2 commenti

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2 risposte a “Telemeloni? Ma dove? Ma quando?

  1. flampur

    Purtroppo sentenziare su cose avvenute, come l’atteggiamento del governo in emergenza covid, senza sapere cosa avrebbe fatto questo governo in analoghe condizioni, è chiacchiera superflua. Io sono di sinistra, non mi sta bene tanto di questo governo, le promesse a vanvera, i ponti irrealizzabili, le accise mai tolte, la sanità smantellata.. ma non sono neanche d’accordo sul non far eprimere la Roccella o sul minacciare i cordoni di polizia. La sinistra purtroppo è incapace nel tessere coalizioni e alleanze costruttive, la destra lo ha capito molto prima, e ora governa indisturbata. La Meloni ha massacrato Draghi ed Europa a suo tempo, ed ora va ossequiosamente a pranzo e a cena con tutti, diciamo che ci sta, purtroppo.. sono strategie. E fanno vincere. E pure quel becero di Vannacci, dentro una cabina protetta da sguardi indiscreti, riscuoterà il voto di pancia di tanti nostalgici..

    • Pubblico il suo commento anche se sono totalmente in disaccordo con quanto scrive. L’emergenza covid è stata presa a pretesto per instaurare una dittatura sanitaria, proibendo persino ai cittadini di fare una passeggiata da soli, quando non si vede chi avrebbe contagiato una persona che passeggia in solitudine. L’atteggiamento del bolscevico Speranza è stato vergognoso, e confermo che la sua richiesta di “indicazioni” da parte dei vicini su chi faceva una festa o una riunione in casa propria è degna degli anni più bui dell’Unione Sovietica di Stalin, dove si denunciavano e si mandavano a morte anche tra parenti. Quanto a questo governo, rispondo che le promesse a vuoto le hanno sempre fatte tutti i governi, di qualunque colore, perché si sa che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, e questo vale per tutti. La sanità smantellata la vede solo lei, e poi sono 40 anni che vengono tolte risorse alla sanità, non è certo colpa della Meloni. Se una critica si può fare a questo governo è quella di essere troppo blando, troppo accomodante, di accettare insulti e comportamenti che non andrebbero accettati, come permettere che i poliziotti vengano insultati e picchiati senza poter reagire. Se questo governo fosse veramente di destra o ci fosse una “deriva autoritaria” come sostiene la stupida propaganda della sinistra e dei grillini, alle manifestazioni si spaccherebbe qualche testa, e in certi casi ci starebbe bene perché non si può continuare a subire tutto in silenzio. Quanto a Vannacci, il suo libro è scritto male dal punto di vista letterario, e io non intendo esaltarlo di certo; però ha avuto il coraggio di dire apertamente ciò che pensa la maggioranza degli italiani, che non riesce ad esprimersi per la paura di ricevere le solite etichette di “omofobo”, “razzista”, “fascista” con cui gli alfieri del politicamente corretto mettono a tacere con la violenza chiunque dissente dalle loro idee.

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